"L'auto che ha fatto la storia italiana oggi attraversa una crisi profondissima, prima per la pandemia, ed ora per una carenza di materie prime e semilavorati che rendono difficili le vendite e le consegne. Abbiamo quasi 40 milioni di vetture e più di 6 italiani su 10 possiedono l'automobile ma il 30% di quelle vetture è vecchio, ancora compreso fra euro 0 ed euro 3. Ora la sfida da affrontare è la transizione ecologica e della transizione tecnologica e digitale. Non possiamo non entrare ora in Europa fortemente nel settore dell'auto elettrica, perché rischieremmo di perdere il nostro ruolo di esportatori di auto a livello mondiale ma ciò non significa rinunciare allo sviluppo dei motori termici accoppiati ai nuovi biocombustibili.
Questa mozione stabilisce un fatto importante: questa maggioranza sta indicando al Governo la rilevanza del settore auto per il futuro del comparto industriale e di tutto il Paese. Dobbiamo investire in infrastrutture, occorrono colonnine elettriche per ricaricare le auto e distributori per i nuovi combustibili. In questo rilancio dell’auto in Italia Stellantis può e deve fare la sua parte a partire da stabilimenti come Melfi e Mirafiori. Oggi siamo in presenza di 12-13 miliardi di euro dedicati all’ automobile, che non vanno sprecati. Serve uno strumento specifico e un piano organico. Ricerca e sviluppo, formazione del personale, trasformazione produttiva delle aziende. Aiutare le imprese che cambiano anche con sostegno agli investimenti dedicando a questo un programma specifico. Questi sono i punti che noi chiediamo il Governo metta nero su bianco in maniera chiara, in modo che l'auto italiana possa avere un rilancio vero. L'automobile in Italia deve continuare ad essere una parte del futuro industriale del nostro Paese e del Paese stesso". Lo ha detto in Aula il capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio, Gianluca Benamati, intervenendo in Aula sulla mozione a sostegno del comparto auto.