• 18/10/2019

"Il rinvio dell'apertura dei negoziati per l'adesione all'Unione Europea di Nord Macedonia e Albania è un grave errore, che frustra le aspirazioni di quei Paesi e offusca la credibilità dell'Unione Europea".

Cosi Piero Fassino, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera, ha espresso disapprovazione per la decisione del Consiglio Europeo di rinviare al maggio 2020 la decisione di apertura dei negoziati con i due paesi balcanici.

"La decisione - ha sottolineato Fassino - è tanto più ingiustificata perché si trattava di decidere non l'immediata adesione, ma l'apertura di negoziati che comunque richiederanno un certo numero di anni prima di arrivare a conclusione. Peraltro la netta maggioranza dei primi ministri si è espressa a favore, bloccata dall'incomprensibile opposizione di pochi Paesi. Un ulteriore conferma della necessità di superare il criterio dell'unanimità".

"La stabilità e la sicurezza dei Balcani - ha aggiunto l’esponente dem - è affidata in modo decisivo all'integrazione europea della regione, prospettiva a cui si lavora dalla pace di Dayton del dicembre '95! Sconcerta che dopo 24 anni vi siano Paesi che ancora non comprendono che ogni ulteriore dilazione non può che frustrare le aspettative di quei popoli e favorire il ritorno di quei nazionalismi che tanti drammi hanno causato nei Balcani."

"L'Italia, da sempre favorevole all'integrazione europea dei Balcani occidentali - ha concluso Fassino - manifesti tutta la vicinanza a questi Paesi rafforzando ancora di più il ruolo di sponsor della loro integrazione europea".

Tags: