“Nell’analizzare i risultati del Partito democratico ai ballottaggi, tutti parlano delle città perse. Nessuno però ha sottolineato l’importante risultato raggiunto nel III municipio di Roma. E’ un modello fondamentale per capire da dove e come ripartire”. Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, a proposito del risultato dei ballottaggi delle elezioni amministrative.
“Il III municipio di Roma – spiega – ha più di 200000 abitanti. Si tratta di una popolazione pari a città come Trieste o Padova. E lì ha vinto il Pd. Chi conosce quella parte di Roma, sa che il Pd non ha litigato ma fatto la sua parte. Ha sciolto le sezioni e, attorno a un gruppo di giovani guidato dal segretario Andrea Casu, ha iniziato una seria opera di ricostruzione e di lavoro sul territorio che ha già dato, con la vittoria di ieri, un successo inaspettato. Allo stesso tempo, i municipi di Roma sono anche un modello negativo. La Capitale è stata la vera, prima prova delle capacità di governo grilline. E in soli due anni i segnali che arrivano dal III municipio fanno pensare a una bocciatura senza appelli. Una bocciatura arrivata non solo per l’amministrazione disastrosa di Roma ma anche per le note vicende giudiziarie riguardanti lo stadio della Roma. E anche la gara elettorale del III municipio ha confermato la scorrettezza dei 5 Stelle, come testimonia il conflitto di interessi della candidata Capoccioni, da me denunciato e attestato dal vice-prefetto Lo Giudice”.
“Per un’analisi davvero approfondita, invece che parlare solo dei luoghi in cui il Pd perde, anche i media – e in particolare il servizio pubblico - dovrebbero citare i casi come quello del III municipio dove il Pd vince. Magari spiegando, proporzioni numeriche alla mano, che il Pd non ha vinto in un quartiere ma nell’equivalente di una città come Trieste o Padova”, conclude.