• 23/02/2022

"Ieri la portavoce della Commissione europea per il mercato interno, Sonya Gospodinova, ha espresso posizioni discutibili sulla riforma delle concessioni balneari, dichiarando che non dovranno esserci ‘preferenze per i concessionari uscenti’. Qui non si tratta di preferenze ma del legittimo riconoscimento del valore aziendale, degli investimenti, delle professionalità, della storia, della cultura e di tutto ciò che ha fatto del turismo balneare in Italia un'eccellenza. Se l'esigenza di tutelare la specificità delle nostre concessioni demaniali marittime viene derubricata a tentativo di privilegiare pochi, è meglio fermare tutto. La necessità di una riforma organica non può essere trattata in questo modo, altrimenti sarebbe bene fermarsi alla mappatura e prendere tempo per un ripensamento sul resto della materia”. Lo dichiara in una nota il deputato dem, Umberto Buratti.

“Gli investimenti in innovazione – prosegue l’esponente Pd - sono stati fatti seguendo le procedure previste dal codice della navigazione: la modernizzazione sta già avvenendo da anni e ha fatto del nostro settore balenare uno dei migliori in Europa e unico nel suo genere. A questo punto, bisognerebbe definire un'uniformità a livello europeo prima di esprimere certe valutazioni. Il comparto del turismo balneare non è costituito solo dai concessionari degli stabilimenti ma da tutto l'indotto a partire dal ruolo strategico svolto dalle diverse imprese delle comunità costiere che vivono di turismo balneare e che hanno saputo mantenere in questi anni un giusto equilibro, rappresentando un asse portante del rilancio dell'economia del nostro Paese”.

Se non procediamo in modo ragionato alla riforma del settore – conclude Buratti - corriamo il rischio di vedere compromessa la ripresa. Questo sarebbe imperdonabile. E' il caso di riflettere molto attentamente sui passi che si faranno".