L'equilibrio individuato dal governo sulle concessioni balneari è un punto di partenza che consente di avviare finalmente il confronto in Parlamento, per giungere ad una riforma organica della disciplina in linea con la normativa europea. La proposta dell’esecutivo mira ad aprire una fase nuova di riorganizzazione del settore, assicurando un equilibrio ragionevole tra le nuove procedure di evidenza pubblica e la tutela da assicurare, da un lato, al patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale delle nostre coste, dall'altro, agli investimenti fatti, al valore dei relativi beni materiali e immateriali dell’azienda, alla professionalità acquisita, nonché ad obiettivi di politica occupazionale, attraverso una apposita clausola sociale, che eviti di lasciare senza alcuna garanzia migliaia di piccole e medie imprese e migliaia di lavoratori. Sul tema degli indennizzi da riconoscere ai concessionari uscenti che non dovessero risultare assegnatari a seguito delle nuove procedure, il Parlamento avrà la possibilità di apportare ulteriori precisazioni che rafforzino le garanzie rispetto alla determinazione del valore aziendale, pur nel quadro dei princìpi comunitari e costituzionali nazionali. Ci auguriamo che il dibattito tra le forze politiche prosegua in modo costruttivo e responsabile per migliorare una riforma che consentirà di risolvere le criticità dando certezza ad un settore ormai sfiduciato e disorientato, che è strategico per l'economia e la crescita del Paese.
Lo dichiara il vicecapogruppo del PD alla Camera Piero De Luca.