“La nostra iniziativa interviene per dare fiato a un sistema creditizio in grande difficoltà. L’accusa della Lega al Pd di voler favorire le banche a scapito degli imprenditori va quindi respinta al mittente. Oggi, infatti, la crisi economica provoca un duplice effetto: da un lato, le banche non offrono prestiti alle imprese poiché hanno bilanci in sofferenza causati dalle insolvenze degli imprenditori; dall’altro, le imprese sono a loro volta in difficoltà per il restringimento delle opportunità del mercato. Una situazione che strangola di fatto gli imprenditori o, peggio, li consegna nelle mani degli usurai. Con le nuove misure introdotte per affrontare il nodo insolvenze, diamo invece sostegno alle imprese, stabilendo che si ha inadempimento del rimborso quando il mancato pagamento si protrae per oltre nove mesi dalla scadenza di almeno tre rate trimestrali. Una procedura che si interrompe al momento del versamento di una delle rate scoperte. Inoltre, qualora il valore del bene al momento della cessione sia superiore al debito residuo, il creditore corrisponde al debitore la differenza tra i due valori. Il nuovo meccanismo evita anche i rischi prodotti dalle infinite aste giudiziarie di riduzione del 30/40% del valore degli immobili posti a garanzia dei prestiti ottenuti dalle imprese. Questo è solo un tassello del più ampio mosaico della nostra azione di intervento”.
Così il deputato Dem Paolo Petrini, Vicepresidente della Commissione Finanze della Camera.