• 26/09/2018

“Spero non siano vere le notizie che parlano di un taglio da parte del governo di 180 milioni nei fondi per la banda ultralarga. Se di una cosa proprio non c’è assolutamente bisogno, è di un segnale di arretramento dell’Italia sulle politiche dell’innovazione ed in particolare sulla realizzazione della rete in fibra, presupposto indispensabile di ogni sviluppo di politica digitale”. Lo dichiara il deputato dem Antonello Giacomelli, vice presidente della commissione di Vigilanza Rai.

“Oltretutto – aggiunge Giacomelli -la gara per le frequenze 5G, avviata dal nostro governo, sta dando un risultato straordinario, superiore ai 5 miliardi, ed apparirebbe quindi del tutto immotivato un ridimensionamento delle risorse dedicate al settore”.

“Al contrario, ci aspettiamo che le risorse derivanti dall’asta, quasi il doppio di quanto ipotizzato da Agcom, vengano destinate a incentivare politiche decisive per lo sviluppo,  dalla connettività al 5G, dall’intelligenza artificiale alla blockchain. Se gli impegni assunti dal ministro Di Maio di fronte al Parlamento hanno un valore – conclude -, ci aspettiamo una decisa smentita del taglio di cui si parla”.