Grazie per non aver rinunciato agli ideali della tua giovinezza
“Sono passati 40 anni eppure la figura di Berlinguer appare agli occhi di tanti come un esempio vivo. Lo si coglie in questi giorni, un affetto mai assopito che non è frutto della nostalgia ma la presa di coscienza di ciò che è venuto a mancare. Berlinguer è stato un comunista italiano dove l'aggettivo non è dettaglio ma sostanza”. Così il deputato democratico, Gianni Cuperlo, intervenendo in Aula a Montecitorio nella commemorazione del 40° anniversario della morte di Enrico Berlinguer.
“Berlinguer – ha aggiunto Cuperlo - ha schiuso porte su tutti i principali capitoli della modernità: la pace, le frontiere dei diritti civili, il pensiero femminista, le radici dell'ambientalismo. Non era l'utopia di una mente visionaria ma la testimonianza di un pensiero non ripiegato unicamente sulla conquista del potere. Non c'era alcun moralismo nelle sue battaglie ma solo il primato di una questione sociale che, ieri come oggi, è prima di tutto un'enorme questione morale”. 'Di cosa va più orgoglioso segretario Berlinguer?' gli chiese Giovanni Minoli nella sua ultima intervista a Mixer. 'Di non aver mai rinunciato agli ideali della mia giovinezza', rispose. Fosse solo per questo, noi venuti dopo, possiamo dire solamente grazie” ha concluso Cuperlo.