“La giornata di oggi è un avvio e non un punto di arrivo, perché noi vogliamo prendere posizione e mantenere alta la pressione dell’Italia e dell'Europa su Aleksandr Lukashenko e su quello che succede in Bielorussia. Le notizie delle ultime ore trapelate sulla stampa internazionale, cioè che la polizia di quel Paese potrebbe addirittura usare armi da guerra nelle manifestazioni, ci preoccupano moltissimo. In ogni Paese del mondo i cittadini devono poter scegliere il sistema che meglio preferiscono per governare la loro comunità. Abbiamo da sempre ribadito, noi e l’Europa, che non consideriamo valido il risultato delle elezioni che si sono appena svolte in Bielorussia. Continueremo questa pressione e chiediamo la liberazione immediata delle prigioniere e dei prigionieri politici e l’interruzione di ogni misura repressiva nei confronti di oppositori e oppositrici. Noi pensiamo che per i diritti umani ci si debba spendere in tutto il mondo”.
Così Emanuele Fiano, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera e responsabile Esteri del Pd, intervenendo a Montecitorio alla conferenza stampa di presentazione del Comitato italiano per la democrazia in Bielorussia insieme ai dem Andrea Orlando (vicesegretario del partito), Laura Boldrini, Barbara Pollastrini, Lia Quartapelle. Al Comitato, oltre ad associazioni e sindacati, hanno aderito anche parlamentari di altri Gruppi. Tra gli altri, Ugo Capellacci di Forza Italia, Erasmo Palazzotto (Leu), Simona Suriano (M5s), Alessandro Fusacchia (Misto).