“Il manifesto del biologico 2030, presentato oggi a Sana, rappresenta un punto importante di riflessione per tutto il comparto e la prospettiva attorno alla quale declinare le nuove sfide in materia di contrasto ai cambiamenti climatici, occupazione, sostenibilità ambientale e sociale, benessere, nonché rilancio delle nostre comunità. Quella del bio è una storia di successo, ma è necessario rafforzare un comparto in crescita e sostenerlo attraverso politiche di sistema nazionali ed europee, politiche di filiera e potenziare la ricerca. Sono inutili le contrapposizioni ideologiche tra produzioni biologiche e convenzionali, siamo in una fase cruciale in cui è necessario valorizzare l’impatto delle produzioni e condividere con i cittadini, con standard qualitativi sempre più elevati e criteri di trasparenza, le modalità con cui si crea valore nella filiera e si attribuisce il giusto prezzo ai prodotti”.
Così la deputata dem Maria Chiara Gadda, capogruppo in commissione Agricoltura e prima firmataria della legge sul biologico, a margine dell’evento inaugurale della fiera di settore, Sana, a Bologna.
“La legge sul bio già approvata a larga maggioranza alla Camera - spiega Maria Chiara Gadda - deve essere approvata con urgenza come chiedono da mesi le associazioni. Il metodo e il comparto biologico sono entrati nella fase di maturità. La crescita dei dati relativi al settore sono, in termini di consumo, export e incremento di Sau, incontrovertibili. Si tratta di imprese caratterizzate da un alto tasso di innovazione e oltre il 30% sono a trazione femminile. La legge darebbe maggiore organicità al settore, attraverso una puntuale regolamentazione a tutela della concorrenza, dei produttori e dei consumatori. La sostenibilità ambientale e sociale, assieme al rilancio della competitività del Paese, sono i nodi attorno i quali è nato il nuovo governo. Il Pd - conclude la deputata dem - sarà in prima linea su questi temi e sono certa che la neo ministra Bellanova saprà dare rinnovata spinta all’azione del ministero dell’Agricoltura”.