"Ho depositato oggi la proposta di legge che introduce il codice sui crimini internazionali nel nostro ordinamento. Un testo che, se approvato, permetterà di perseguire anche in Italia, senza intralci, le persone indagate per aver commesso reati codificati dal diritto internazionale ovunque li abbiano commessi e a prescindere dalla loro nazionalità. Parliamo di crimini come genocidio, apartheid, crimini di guerra e contro l'umanità.
Una legge che riprende quanto elaborato dalla Commissione Palazzo-Pocar istituita dalla ministra Cartabia e che ci avrebbe permesso di processare Almasri in Italia e che permetterebbe di farlo con Netanyahu e Putin, tutti raggiunti da mandati di cattura emessi dalla Corte penale internazionale. Uno strumento per rendere giustizia alle vittime di tutto il mondo.
Ringrazio le tante colleghe e colleghi del Pd che hanno firmato questa proposta di legge tra cui la capogruppo Chiara Braga, il responsabile esteri della segreteria Peppe Provenzano e la responsabile giustizia Debora Serracchiani e i capogruppo in Commissione esteri Enzo Amendola e in Commissione giustizia Federico Gianassi.
E ringrazio Amnesty International Italia per avere ispirato la proposta di legge, la professoressa Alessandra Annoni e i professori Triestino Mariniello e Antonio Marchesi le cui competenze giuridiche in tema di diritto internazionale sono state fondamentali per la finalizzazione del testo.
Questa legge è un segnale chiaro in difesa del diritto internazionale e dell’impianto multilaterale che dalla fine della seconda guerra mondiale ha consentito che non prevalesse la legge della giungla ma il diritto. Adesso discutiamola e approviamola". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.