"Il 19 novembre del 1923 un uomo di grande ingegno scientifico, Vito Volterra, dava vita al Consiglio Nazionale delle Ricerche, quel CNR che è motivo di orgoglio per tutte e tutti noi. Marchigiano, ebreo, antifascista, Volterra aveva un sogno: portare l'Italia ai livelli di progresso scientifico dei paesi più avanzati del Mondo. Il suo genio matematico fu riconosciuto da tutta la comunità scientifica internazionale come testimoniano i tanti riconoscimenti che ottenne.
La sua firma al «Manifesto degli intellettuali antifascisti» promosso da Benedetto Croce gli costò la presidenza del CNR che il regime gli tolse. Fu uno dei 12 docenti universitari a rifiutare il giuramento di fedeltà al regime fascista e con le leggi razziali, in quanto ebreo, perse ogni incarico. Ma questo non gli impedì di continuare le sue ricerche. Il CNR non ha mai perso prestigio e autorevolezza internazionali, grazie al suo fondatore e grazie alle tante scienziate e ai tanti scienziati che ogni giorno lavorano per coniugare sviluppo scientifico, economico e sociale. E che intrecciano relazioni con tutto il mondo, superando i confini e rendendo evidente come dalla pace e dalla collaborazione tra popoli nasca il progresso, come ha ricordato il presidente Mattarella. E come, ci auguriamo, anche il governo vorrà sottolineare rendendo omaggio a questa grande personalità". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.