"E' inquietante il giro di immobili e soldi tra l'associazione Pro Vita e Forza Nuova rivelata dall'inchiesta pubblicata oggi dal quotidiano "Domani". Lo è non solo perché conferma i legami tra il partito neofascista guidato da Roberto Fiore, condannato a 8 anni in primo grado per l'assalto alla CGIL dell'ottobre del 2021, ma anche per la vicinanza tra Pro Vita e l'attuale maggioranza che ha spalancato loro le porte dei consultori pubblici del Paese per rendere ancora più ostico l'accesso all'interruzione di gravidanza alle donne.
Una vicinanza le cui conseguenze abbiamo visto con la campagna lanciata proprio da Pro Vita contro Francesco Spano considerato troppo vicino alla comunità LGBTQIA+. L'associazione anti-scelta definì "irricevibile" la nomina di Spano a capo di gabinetto dal ministro alla Cultura Alessandro Giuli. Spano, com'è noto, è stato costretto alle dimissioni. Poche ore dopo, era stato proprio il portavoce di Pro Vita, Jacopo Coghe a dichiarare che quella vicenda avrebbe dovuto fare "da monito" al governo.
Ancora una volta emergono punti di contatto poco chiari tra la maggioranza e organizzazioni dichiaratamente neo fasciste e tra queste e le associazioni anti-scelta e anti-diritti.
Rapporti che rischiano di rispedire il Paese indietro di 50 anni sul fronte dei diritti delle donne e delle persone LGBTQIA+". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.