• 17/12/2024

"All'indomani del richiamo, forte, del Presidente Sergio Mattarella sul diritto d'asilo previsto dall’articolo 10 della Costituzione, che deve essere rispettato e garantito a chi ne ha diritto, Giorgia Meloni viene nell'aula di Montecitorio a rivendicare con orgoglio le sue politiche migratorie che stanno smantellando, colpo dopo colpo, proprio il diritto d'asilo. Compreso il fallimentare "protocollo Albania" che ha dimostrato tutta la sua inutilità con un immenso spreco di risorse pubbliche. E viene a dirci che la direttiva europea sui rimpatri va cambiata e resa ancora più restrittiva. Questo, naturalmente, senza risparmiare l'ennesimo attacco ai giudici accusati di scrivere provvedimenti ideologici.
E l'allergia di Meloni al potere giudiziario è evidente anche dalla sua totale indifferenza nei confronti della Corte penale internazionale, istituita a Roma nel 1998, che sta vivendo un momento particolarmente difficile a causa di pesanti campagne diffamatorie e delegittimanti. Dal paese che ha dato i natali alla Corte ci si aspetterebbe una difesa della Corte stessa, ci si aspetterebbe che se ne rivendicasse l’importanza per impedire che prevalga l’impunità dei crimini di guerra e contro l’umanità. Ma Meloni tace". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.