“L’annunciata possibilità di non prorogare il ‘superbonus 110’ per le unità immobiliari singole o multiple ma solo per i condomini lascia perplessi. La conoscenza del territorio italiano, con la sua struttura edilizia al di fuori dei grandi capoluoghi fatta di edifici con poche unità immobiliari, spesso frutto dell’edilizia degli anni sessanta e settanta, indica quanto sbagliata e discriminante sia tecnicamente questa scelta. Parliamo di unità immobiliari che spesso sono deboli dal punto di vista energetico e completamente insoddisfacenti dal punto di vista sismico, come la natura si incarica di ricordarci, e che a ragione di ciò traggono grandi vantaggi da queste misure. Se si invocano ragioni tecniche a supporto di questa eventuale scelta vorremmo consigliare un supplemento di riflessione. Se le ragioni sono invece economiche e di spesa molti altri metodi si possono individuare senza interrompere il circolo virtuoso che si è attivato. Certamente positiva è, d’altra parte, l’intenzione di confermante il bonus 50% per le ristrutturazioni e 65% per quelle energetiche ma il ventilato blocco del ‘bonus facciate’ sarà un duro colpo per il settore. Il tema di interventi così delicati su una questione che interessa milioni di italiani, e che ha una forte ricaduta sulla qualità energetica e sismica del nostro patrimonio edilizio, meritano da parte del governo e del Parlamento un'attenta valutazione”.
Così in una nota del capogruppo Pd in commissione Attività Produttive, Gianluca Benamati, e dei componenti Pd della commissione Francesca Bonomo, Gavino Manca, Martina Nardi, Serse Soverini, Diego Zardini.