“Dopo mesi oggi ci confrontiamo su due mozioni riguardanti la Borsa italiana e l’acquisto da parte di Euronext. Quella di maggioranza e quella firmata da Giorgia Meloni, troppo distante e contraddittoria per permettere una mozione unica.
Nella nostra mozione di maggioranza l’Italia ha un ruolo fondamentale e finalmente dal lontano 1998 riacquista un peso nell’azionariato della Borsa.
E quindi noi nell’acquisto di Euronext non ritroviamo scenari di colonizzazione francese anzi ritroviamo esattamente l’opposto, una forte partecipazione italiana. E l’operazione non riguarda solo l’aspetto dell’azionariato, ma si tratta della nascita del primo gruppo europeo di listini per numero di quotazioni con 1800 società scambiate, una federazione di 6 Borse, Belgio, Francia, Irlanda, Olanda, Norvegia, Portogallo per un totale di 4,4 miliardi di euro di capitalizzazione. E l’Italia avrà la quota più rilevante con un terzo dei ricavi della nuova società e degli occupati complessivi. Nascerà il primo gruppo europeo per il mercato secondario in Europa con 11,7 miliardi di azioni scambiate su base giornaliera. In sostanza avremo uno spazio centrale nella nuova governance con gli italiani nel consiglio di sorveglianza e nella presidenza del gruppo.
E per questo dobbiamo ringraziare l’ex ministro Gualtieri. Importante sarà anche l’asset di sviluppo strategico e operativo dove l’Italia avrà un ruolo fondamentale anche con Consob. In una fase come questa di pandemia non possiamo non scorgere nel futuro di Borsa italiana un duplice ruolo, quello di supporto per le scelte di politica industriale a sostegno del sistema imprenditoriale italiano e quello della gestione del debito pubblico. Con l’acquisto di Borsa italiana da parte di Euronext si sta dando vita ad un progetto ambizioso per la creazione di un mercato borsistico paneuropeo”.
Lo ha detto in Aula Gian Mario Fragomeli dichiarando voto favorevole del Pd alla mozione di maggioranza che riguarda l’acquisto di Borsa italiana.