“Le parole del presidente dell’Associazione Italiana Editori, Innocenzo Cipolletta, confermano purtroppo ciò che denunciamo da mesi: il Governo Meloni, anche con il ministro Giuli, continua a dimostrare una profonda inefficienza nell’attuazione delle politiche culturali, che sta mettendo in ginocchio il settore.”
Lo dichiara Irene Manzi, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Cultura della Camera, commentando le dichiarazioni rilasciate da Cipolletta alla Buchmesse di Francoforte.
“Le misure ripristinate dal ministro Giuli per l’acquisto dei libri delle biblioteche nelle librerie territoriali erano già state introdotte dai governi guidati dal Partito Democratico, su impulso del ministro Franceschini. Misure che avevano funzionato, sostenendo concretamente biblioteche, editori e librai. Ed è ancora incomprensibile perché il predecessore di Giuli, il pessimo ministro Sangiuliano, abbia voluto cancellarle, privando per mesi il settore di strumenti essenziali.”
“Bene, dunque, la marcia indietro del governo, ma resta il fatto che i fondi stanziati non sono ancora stati spesi e che il ministero ha accumulato mesi di ritardi e burocrazia. Tutto questo — conclude Manzi — si somma alla scelta sbagliata di sostituire 18App con le nuove Carte Cultura, che hanno prodotto un risultato ampiamente al di sotto delle aspettative, e si abbatte sulla testa di editori e librai, che vedono il proprio fatturato ridursi giorno dopo giorno.”