“E’ emergenza violenza nei campi di calcio giovanile, in particolare contro gli arbitri ma non solo. L’ultimo caso proviene dalla Sicilia ed è avvenuto lunedì sera a Mascalucia, in provincia di Catania, dove, al termine della partita, il giovane direttore di gara è stato malmenato e si trova ricoverato per una tumefazione al rene. Un episodio disdicevole, come tanti ne accadono sui terreni di gioco, in ogni parte d’Italia, che ospitano le competizioni calcistiche giovanili. I numeri, d’altronde, parlano chiaro: nel 2023, secondo il report dell’osservatorio sulla violenza agli arbitri, aggiornato 23 novembre, gli episodi sono in aumento rispetto allo scorso anno, 124 rispetto contro gli 85 della stagione passata. Gli autori delle violenze sono: calciatori 75, dirigenti 33, estranei 16. Per questa ragione la nostra proposta è quella di modificare la normativa vigente, più nota come Daspo, che prevede l’applicazione del divieto di accedere alle manifestazioni sportive per chi si macchia di tali atti. Occorre intervenire uniformando la normativa in tema di lesioni personali e omicidio preterintenzionale in danno di un arbitro o di altro soggetto cui risulti affidata la responsabilità di assicurare la regolarità tecnica di una manifestazione sportiva".
Così il deputato Pd, Anthony Barbagallo, che ha depositato alla Camera, assieme a Mauro Berruto, una proposta di modifica alla normativa sul Daspo, al fine di tutelare la categoria degli arbitri, oggetto di violenze sui campi di calcio giovanile, introducendo in particolare un inasprimento delle pene. Il Pd ha inoltre predisposto un’interrogazione urgente al ministro degli Interni e a quello dello Sport e Giovani per chiedere maggiore attenzione sui campi dilettantistici “che - denuncia Barbagallo - non possono diventare lo sfogatoio di energumeni di ogni tipo”.
Bisogna prevedere - aggiunge - specifiche aggravanti di pena e, a proposito di Daspo, inserire l’obbligo di firma per le ipotesi di lesioni personali o omicidio preterintenzionale nei confronti dei soggetti indagati e/o condannati ‘seppur non con sentenza definitiva’. Il Pd con questa proposta - conclude - ritiene inoltre necessario introdurre un’aggravante che determina l'aumento della pena da un terzo alla metà nei casi di lesioni personali e di omicidio preterintenzionale qualora i fatti siano in danno di arbitri o di altri soggetti che assicurano la regolarità tecnica di una manifestazione sportiva, ovvero che svolgono un incarico nell'ambito di una manifestazione sportiva, come ad esempio gli osservatori arbitrali”.