“In questi giorni cade il decennale della morte ingiusta e assurda di Gabriele Sandri. Un ragazzo di vent’anni che stava seguendo la sua squadra del cuore, la Lazio, e che fu colpito dallo sparo di un agente fuori di testa. Gabriele amava la vita, il calcio, la musica e condivideva le passioni tipiche della sua età. Da quando la sua vita fu spezzata così tragicamente, la sua famiglia, la mamma Daniela, il papà Giorgio, il fratello Cristiano sono devastati dal dolore e però non hanno rinunciato a portare il loro messaggio nelle scuole di tutta Italia per affermare, nel nome di Gabriele, che gli stadi non possono essere luoghi dove prevalga l’odio, il razzismo, la violenza. Questo è stato l’insegnamento che la Fondazione che porta il nome di Gabriele Sandri ha voluto diffondere in questi anni ed è giusto che l’Aula Camera abbia dedicato ieri un momento di riflessione in memoria di questo ragazzo”.
Così, nel decennale della morte di Gabriele Sandri, il capogruppo in commissione Giustizia Pd Walter Verini, e vice presidente della Fondazione “G