«L’ordinanza del Tribunale di Trento, che conferma la linea delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione del 2019, ribadisce un principio fondamentale: la canapa è legale quando priva di efficacia drogante. È una chiarezza importante per gli operatori del settore, che in questi mesi hanno vissuto nell’incertezza a causa di norme scritte male e di annunci contraddittori da parte del Governo».
Lo dichiara Antonella Forattini, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Agricoltura alla Camera.
«Il Tribunale – prosegue – ha chiarito che l’articolo 18 del decreto-legge n. 48/2025 ha natura meramente ricognitiva e non modifica il quadro penale definito dalla Cassazione nel 2019, che resta dunque pienamente valido: la commercializzazione dei derivati della canapa industriale non è penalmente rilevante se i prodotti sono privi di effetti psicotropi. Un principio già riconosciuto anche dal TAR Lazio e in linea con le indicazioni europee sulla libera circolazione delle merci».
«Il settore della canapa industriale rappresenta un’importante leva di sviluppo anche per l’agricoltura italiana: significa sostenibilità, innovazione, nuove filiere produttive, possibilità di reddito per imprese e lavoratori, soprattutto nelle aree rurali. Per questo chiediamo al Governo di smettere di creare confusione e di aprire un confronto serio con il Parlamento e le associazioni di categoria, per arrivare a una normativa chiara, stabile e coerente con l’Europa. Non servono propaganda e divieti ideologici, servono certezze per chi investe e lavora ogni giorno in questo comparto».