• 04/03/2025

“Il governo ha completamente espropriato il Parlamento sul tema della riforma fiscale avocando a sé la discussione con una delega, mentre aumenta l'iniquità e l'ingiustizia fiscale. Noi siamo per l'uguaglianza sociale, per l'equità tra i contribuenti. Pensiamo che bisogna rispettare il principio costituzionale della progressività fiscale anche nella discussione sul questo provvedimento. Non è più possibile ignorare che il 40 per cento delle imposte pagate risponde a criteri di progressività fiscale e il 60 per cento è fatto da imposte sostitutive e da tassazioni proporzionali che nulla hanno a che fare con la progressività fiscale, dove l'85 per cento dell'Irpef è pagato dai lavoratori dipendenti e dai pensionati. Alla luce di questi dati, che senso ha parlare di rottamazioni? Demolite la progressività fiscale e continuate a fare parti uguali fra diseguali. Sarebbe importante distinguere tra il contribuente onesto e veramente in difficoltà e gli altri, ma questo non è nelle intenzioni di questo governo”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato Virginio Merola, capogruppo dem in commissione Finanze, esprimendo il voto contrario del Pd al ddl riordino del sistema sanzionatorio in materia finanziaria.

“Il governo – ha concluso Merola - invece di preoccuparsi, accelerando i tempi di una riforma del testo unico della finanza e di introdurre regole che rispondono e che indicano ai mercati il rispetto delle regole alle grandi società con i loro azionisti rilevanti che chieda un'effettiva trasparenza, rinvia le decisioni senza indicare qual è la strada che vuole percorrere, e in modo anomalo si fa parte in causa della sfida finanziaria e appoggia una cordata di imprenditori bancari rispetto agli altri. Servirebbero regole meno invadenti con maggiore spazio alle Authority. Da un mercato unico europeo dei capitali vi tenete ben lontani, proponendo riforme e deleghe in bianco, fuori dai tempi e dal contesto effettivo che sta vivendo il nostro Paese, riproponendo rinvii e deleghe in bianco perché più che una necessità per voi è una scelta, quella di non intervenire per salvaguardare interessi di parte”.