“Siamo ancora commossi per la morte di Agata Margaret Spada, la giovane di 22 anni deceduta a seguito di un intervento di chirurgia estetica al naso. Saranno la magistratura e poi i processi a stabilire le eventuali responsabilità penali. La politica e le istituzioni però non possono non interrogarsi di fronte a questa drammatica vicenda, in particolare quando prendono decisioni con troppa leggerezza. Non stiamo parlando dei controlli sanitari che dovrebbero essere più puntuali e tantomeno del fatto che certi interventi spesso sono veicolati tramite i social, dove i riscontri possono essere manipolati e non sempre oggettivi. Parlo invece di chi è autorizzato a fare un certo tipo di intervento senza esserne uno specialista e senza l'ausilio negli studi medici di un anestesista. La leggerezza delle decisioni è nel fatto, per esempio, che solo pochi mesi fa, a maggio del 2023, nel decreto Bollette è stata inserita una norma da parte della destra e del governo che consente ai laureati in odontoiatria di fare interventi di medicina estetica al viso in aree, naso ed occhi, che non fanno parte della loro formazione universitaria. Chiedemmo allora, senza purtroppo essere ascoltati, al ministro Schillaci e ai colleghi parlamentari della destra, di fermarsi a riflettere. Non si dia l’impressione che medicina e chirurgia estetica siano solo un gioco. Torniamo oggi a chiederlo con forza a tutela dei cittadini. Il governo presenti un emendamento alla manovra finanziaria per cancellare quella norma e ristabilire così, insieme alle altre iniziative che dovranno essere assunte, un quadro di certezze per i cittadini e per gli operatori onesti per ciò che riguarda la loro salute e la loro tutela”.
Lo dichiara Silvio Lai, deputato Pd della commissione Bilancio della Camera.