“Dopo giorni di battaglia il governo ha dovuto fare marcia indietro e invitare al ritiro l'emendamento 3.1, a prima firma del senatore Garavaglia (Lega), presidente della commissione Finanze, che avrebbe consentito alle banche di non rimborsare i costi in caso di estinzione anticipata dei mutui, per un valore di circa 1 miliardo di euro". Lo dichiara il deputato Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio.
“Il non detto in maniera esplicita – ha aggiunto l’esponente dem - è che il governo, dopo aver prima dato parere favorevole alla riformulazione, ci ha ripensato invitando al ritiro perché spaventato dalle possibili conseguenze mediatiche, e dalla ferma opposizione delle minoranze a iniziare dal Partito Democratico e di chi ha cercato di far scoppiare lo scandalo”.
“Secondo il quotidiano Milano Finanza – conclude Pagano - si parlava di 1 miliardo di rimborsi (sontuoso regalo), per lo più diretti a centinaia di migliaia di persone fragili (pensionati, lavoratori poveri). Sarebbe quindi stata una delle più clamorose operazioni di spostamento coatto della ricchezza da fasce socialmente più fragili a quelle più ricche. Quasi un prelievo forzoso, una patrimoniale al contrario a vantaggio del potere finanziario. L’abbiamo fermata ed è un risultato che andrebbe grandemente rivendicato”.