• 03/12/2024

“La maggioranza prosegue nella sua battaglia ideologica contro l’industria cinematografica audiovisiva. E oggi, invece di riconoscere il fallimento delle politiche di un governo che ha affossato e gettato nell’incertezza un settore apprezzato in tutto il mondo, il presidente Mollicone si erge a giudice e tenta di portare sul banco degli imputati l’ex AD di Cinecittà. Ma i numeri parlano chiaro, così come la fotografia degli studi cinematografici romani che fino agli interventi del governo sul tax credit, erano pieni e operativi, e ora sono drammaticamente vuoti. La situazione è evidente: una società che prima, in utile, restituiva risorse allo Stato, oggi si ritrova con il cappello in mano a chiedere al Ministero dell’Economia nuovi finanziamenti. Questo è il vero dato politico. Invece di trasformare il Parlamento in un tribunale per coprire le proprie responsabilità, Mollicone dovrebbe impegnarsi a calendarizzare con urgenza la nostra risoluzione parlamentare sull’industria cinematografica e audiovisiva, che da troppo tempo giace sulla sua scrivania. O forse teme che anche da quel dibattito emerga plasticamente il fallimento del governo Meloni sulle politiche culturali e la responsabilità sullo stallo del settore cinematografico?” così in una nota i deputati democratici della commissione cultura della Camera replicano al presidente della commissione Cultura di Montecitorio.