Salvini accolga l'appello delle associazioni vittime della strada, il testo va riscritto
“Serve una battaglia culturale sulla sicurezza stradale per educare preventivamente le persone fin dall’infanzia e fermare questa scia di sangue insopportabile. Ma non solo, occorre una formazione continua lungo tutta la vita perché le norme cambiano e la patente è come un porto d'armi e solo rispettando le regole di guida si può evitare di causare scontri e uccidere altre persone. Se in Italia ci sono 9 morti e oltre 600 feriti ogni giorno, questo non è collegato solo all'uso di stupefacenti o all’abuso di alcool ma può riguardare anche ognuno di noi per una distrazione e l'eccesso di velocità. Tutti possiamo e dobbiamo fare di più”. Lo ha detto il deputato dem Andrea Casu, membro della Commissione Trasporti alla Camera, intervenendo ai microfoni di Radio1.
“Se le nuove tecnologie ci possono aiutare a salvare vite umane, è fondamentale che queste vengano sempre utilizzate come nel caso dei dispositivi necessari a segnalare la presenza di persone che possono essere uccise perché non viste negli angoli ciechi dei mezzi pesanti. E soprattutto, alla vigilia del G7 dei trasporti, il Governo Meloni e il ministro Salvini devono accogliere l'appello delle Associazioni delle vittime della strada per modificare il testo del nuovo codice approvato alla Camera e riscriverlo al Senato per evitare che sia ricordato come il codice della strage”, ha concluso Casu.