• 22/02/2021

“Come tantissimi cittadini italiani, sono molto addolorata dalla notizia di Luca Attanasio, l’ambasciatore d’Italia, Vittorio Iacovacci, il carabiniere della sua scorta, e l’autista congolese del World Food Programme, Mustapha Milambo, uccisi in un agguato a Goma, nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo. Attanasio, descritto dai colleghi come una persona perbene e un uomo dolcissimo, e Iacovacci erano lì, impegnati in una missione di aiuto e solidarietà alla popolazione locale, in uno dei luoghi più desolati del pianeta. Nella zona intorno a Goma tra il 1994 e il 2001, lontano dai riflettori, si è combattuta la terza guerra mondiale, un conflitto etnico e insieme per le risorse economiche, una carneficina che ha lasciato sul terreno milioni di morti e altrettanti profughi. Ancora oggi le popolazioni locali versano in condizioni di miseria e sottosviluppo difficilmente descrivibili”.

Così Lia Quartapelle, capogruppo dem in commissione Esteri alla Camera.

“Portare la nostra solidarietà in questi luoghi - aggiunge la deputata del Pd - è un compito oscuro e pericoloso. E’ qualcosa di molto diverso da quello che una certa vulgata racconta della vita dei diplomatici. Si dimentica troppo spesso che la nostra rete diplomatica è vasta e che non si limita solo alle grandi capitali europee: ci sono decine di altri funzionari diplomatici e della sicurezza che lavorano in sedi disagevoli, negli angoli più dimenticati del mondo, svolgendo il loro dovere con l’orgoglio di rappresentare la nostra patria. Alle famiglie di Luca Attanasio e di Vittorio Iacovacci, ai colleghi, agli amici, al corpo diplomatico e all’Arma dei Carabinieri - conclude - va il mio pensiero grato, e quello di tanti cittadini e cittadine che ne riconoscono il prezioso lavoro e la testimonianza”.