“Oggi scopriamo che oltre al garantismo selettivo (per gli indagati 5 Stelle valgono i principi la Costituzione, per gli altri la giustizia sommaria del blog), per i grillini esistono più tipo di giornalismo: quello che porta acqua al loro mulino è al di sopra della legge, quello critico va messo alla gogna”. Lo scrive Alessia Morani, vice-presidente del gruppo Pd alla Camera, in risposta alle dichiarazioni dei deputati M5S sugli sviluppi dell’inchiesta Consip.
“Le stesse persone – spiega – capaci di compilare liste di proscrizione per i giornalisti non allineati con le tesi di Grillo, gli stessi che hanno chiesto le dimissioni di Mario Calabresi perché il suo giornale aveva pubblicato una notizia, oggi, pur di difendere un giornalista non proprio ostile con il Movimento, attaccano di fatto addirittura la magistratura, colpevole di svolgere il proprio lavoro nel far luce su un grave caso di fuga di notizie. Dunque, per i grillini non solo esistono giornalisti buoni e giornalisti cattivi ma i giornalisti buoni sono al di sopra della legge e comunque più importanti del lavoro della magistratura”.
“Oggi abbiamo avuto la conferma che M5S plaude solo a quelle inchieste che sono funzionali alla loro propaganda politica. Le altre, invece, sono da fermare. E’ ormai chiaro che i grillini usano le inchieste in modo strumentale. Usano, cioè, un metodo che contraddice in modo clamoroso il senso più profondo della giustizia”, conclude.