Infondato parlare di censura su opinioni Minenna
“L’interrogazione da noi depositata a proposito di Marcello Minenna mira esclusivamente a tutelare l’indipendenza e l’integrità della Consob”. Lo dichiarano i deputati del Partito democratico Sergio Boccadutri, Carlo Dell’Aringa, Andrea Romano, Giampaolo Galli, a proposito dell’interrogazione presentata da Boccadutri e controfirmata dai tre colleghi.
“Riteniamo – spiega - che un dirigente dell’autorità preposta alla tutela del mercato non possa intrattenere rapporti di collaborazione con un soggetto controllato (Mediobanca Sec. che fa capo a Mediobanca S.P.A.) e che, allo stesso modo, debba astenersi dall’esprimere giudizi, che sono chiaramente “market sensitive”, relativi sia agli andamenti generali dei mercati (cambi, tassi d’interesse, probabilità di rottura dell’euro ecc.) sia, soprattutto, alle prospettive di strumenti finanziari di singoli emittenti (Mediolanum, Banca Nuova, Banco Popolare, Banca Desio, MPS ecc.). Sul sito internet personale del dott. Minenna si trovano frasi come ‘questa obbligazione ha una probabilità del 18,24 per cento di perdere circa 75 euro su 100 investiti’, che sono chiaramente incompatibili con il ruolo di dirigente della Consob, a maggior ragione se inquadrato nella ‘Divisione Mercati’. Nella nostra interrogazione non vi è alcun giudizio sulle opinioni espresse dal dott. Minenna in merito all’opportunità che l’Italia esca dall’Euro o ad altre questioni di ordine generale. Né vi è alcun giudizio sulla qualità dei suoi lavori, giudizio che non può che spettare alla comunità scientifica”.
“È quindi del tutto privo di fondamento il timore che da parte nostra si vogliano censurare le opinioni ‘eterodosse’ del dott. Minenna o gettare discredito sulla sua attività scientifica. I dirigenti della Consob hanno obblighi di riservatezza e devono essere, nonché apparire come assolutamente indipendenti rispetto agli operatori di mercato”, concludono.