“Comprare un prodotto contraffatto fa male all'economia, al lavoro e ai consumatori. E il messaggio che va veicolato anche verso i giovani, principali consumatori di alcuni prodotti soprattutto tecnologici. Così come resta importante rendere sempre più efficace il coordinamento tra tutte le azioni, di contrasto al fenomeno, ed affinare gli strumenti per intercettare gli scambi sui nuovi mercati on line. Ecco gli strumenti prioritari per combattere la contraffazione”. Lo dice Susanna Cenni, vicepresidente della commissione indagine contraffazione commentando il rapporto dell’Ocse: 1 cellulare su 5 spedito a livello internazionale e' un falso.
“Il rapporto Ocse evidenzia la crescita delle contraffazioni nel settore It e hardware, e penalizzate dalle truffe sono batterie di smartphone, caricabatterie, carte con banda magnetica, lettori musicali e hard dis. I maggiori fruitori online di questo tipo di prodotto sono i giovani. E su di loro si deve concentrare un’attività di informazione e di educazione al commercio legale sulla rete.
Il consumatore giovane è più sprovveduto e incline al prodotto meno caro, quindi più a rischio. Ma dobbiamo fare capire loro che acquistare un prodotto illegale porta con sé una serie di ricadute pesanti su tutta l’economia del paese, oltre ad aiutare la criminalità organizzata”.