“Governo e Parlamento si sono mossi nel solco delle garanzie costituzionali. Ci siamo trovati ad affrontare un cosiddetto Cigno Nero. Un evento eccezionale e imprevisto, come l’epidemia del Coronavirus, che aveva bisogno di risposte rapide ed efficaci. Risposte che sono arrivate, dentro un contesto al tempo stesso verticale e limitato. È questa la radice dei Dpcm, che sono misure attuative autorizzate dalla legge e circoscritte alla cosiddetta Fase 1, quella della emergenza assoluta. Rivendico all’azione del Pd la garanzia di lettura parlamentare degli ulteriori e successivi Dpcm che si rendessero necessari, nella consapevolezza che dovranno essere preferite in futuro misure attraverso lo strumento del decreto legge. Per questa ragione il Parlamento ha consentito, senza fughe in avanti o rotture costituzionali, l’utilizzo dello strumento del Dpcm in maniera adeguata e proporzionata, e che si conclude con la fine della Fase 1 dell’emergenza. Nel rispetto, dunque, dei limiti temporali previsti dalla Costituzione per una attività legislativa eccezionale. Centralità del Parlamento è il contrario della logica dei pieni poteri e del capo che dal bagnasciuga convoca le Camere con la minaccia dei calci nel posteriore ai deputati ed è l’esatto opposto del comportamento di Orban che decreta a tempo indeterminato, condanna a otto anni di reclusione chi non si adegua e a dieci anni chi lo contesta a mezzo stampa. Il Paese ci guarda e ci giudica e si attende un dibattito all’altezza della situazione in cui ci troviamo. Noi democratici siamo da sempre parlamentaristi, non però come cultori di un luogo in cui si esercita la demagogia, ma dove invece si dispiega la sovranità popolare secondo i limiti della democrazia e dentro il sistema di regole della nostra Costituzione”.
Così Enrico Borghi, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto favorevole del Pd alla mozione di maggioranza nel dibattito sul superamento delle limitazioni delle libertà costituzionalmente garantite e delle criticità normative emerse in relazione alla gestione dell'emergenza da Covid-19.