• 30/03/2020

“Sul dibattito in corso su quando riaprire, non dobbiamo compiere gli stessi errori fatti su quando chiudere: riapriamo anche gradualmente, nei tempi e nei modi che ci indicheranno le autorità sanitarie, in totale sicurezza. Le riaperture dovranno avvenire con un piano e linee guida nazionali, seguendo regole precise, forse anche trasformando il nostro modo di lavorare, finché non ci sarà un vaccino. In questa fase, dobbiamo lavorare per organizzare il territorio e i medici e gli infermieri sul campo, rafforzare i dipartimenti di prevenzione e, quindi, la domiciliarizzazione delle cure, come stanno facendo ad esempio a Piacenza. Questo aiuta enormemente a gestire i pazienti, seguendoli tutti, non solo i Covid ma anche i cronici che non sono spariti”.

Così la deputata del Pd, Beatrice Lorenzin, intervenendo in Tv ad Agorà.

“La task force di medici di medicina generale così come unità ad hoc - aggiunge l’ex ministra della Sanità - deve essere presente su tutto il territorio nazionale. Perché l'obiettivo è quello di decongestionare gli ospedali, trattare i pazienti precocemente, individuare strutture dedicate per pazienti covid, gestire le quarantene, così da poter ridare al più presto la possibilità alle nostre strutture sanitarie di curare in sicurezza tutti quei pazienti che in questa fase hanno avuto il rinvio di interventi o terapie. Certamente nel nostro futuro ci saranno app e sistemi di individuazione e monitoraggio, ma non dimentichiamoci che il modello coreano non tiene conto di molte libertà individuali, quindi va trovato un modello tecnologico adeguato all’Occidente, e, ovviamente, sicuro.
Usiamo questo momento per creare una grande piattaforma tecnologica per il Ssn che permetta il raccordo tra il sistema centrale e le varie piattaforme regionali, così da poter avere comunicazioni e notifiche più facilmente. Individuiamo modelli di prevenzione e tracciamento dei contatti - conclude la deputata Dem - per gestire la fase del ritorno alla normalità”.