“L’emergenza coronavirus colpisce anche il mondo dell’agricoltura. Si stima una diminuzione di circa 350mila tra lavoratrici e lavoratori agricoli dopo l'inizio dell'emergenza sanitaria. Tutte le principali associazioni del mondo agricolo sottolineano la gravità della situazione che rischia di lasciare senza manodopera una parte rilevante della filiera agricolo alimentare. A questo si aggiunge il tema dei richiedenti asilo che hanno visto respinta la propria domanda e che quindi sono in condizioni di irregolarità per la legge e oggetto di sfruttamento lavorativo; questi lavoratori oltre allo sfruttamento subiscono anche una fragilità abitativa, veri e propri ghetti in prossimità dei campi. Per queste ragioni abbiamo chiesto alla ministra Bellanova quali iniziative intenda adottare per garantire forme e soluzioni che mettano in sicurezza chi lavora nei campi sia dal punto di vista contrattuale, che abitativo, della salute e della dignità sociale”.
Lo dichiara la capogruppo Pd in commissione Agricoltura Antonella Incerti, intervenendo in Aula per il Question time.
Nella replica affidata a Maurizio Martina, già ministro delle Politiche agricole, è stato ricordato come “proprio questa mattina in Romagna sono stati arrestati dei caporali, a significare che il tema della lotta al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori è un tema che c’è e che si incrocia anche con la situazione che stiamo vivendo. Come Partito democratico siamo favorevoli alla proroga dei permessi di soggiorno fino al 31 dicembre di quest’anno, e siamo al fianco del governo per rafforzare tutti i percorsi di regolarità nel mondo agricolo. Perché più regolarità significa più sicurezza. Bene, dunque, anche l’avvio rapido di una piattaforma per l’incontro tra domanda e offerta nel mondo agricolo in questa fase emergenziale. Bene le agevolazioni e gli esoneri fiscali e contributivi, e siamo favorevoli ad affrontare una discussione limpida sui permessi rinnovabili per chi può avere contratti di lavoro regolari per far emergere il lavoro nero. Non dobbiamo aver paura se qualcuno cercherà di infiammare il dibattito con della propaganda, noi dobbiamo agire in favore di questi lavoratori perché è fondamentale”.