“Da quando è scoppiata la pandemia da Covid-19, il mondo del wedding, tra ‘stop e go’, di fatto è stato completamente bloccato e oggi sono venuti davanti Montecitorio per protestare ‘contro la mancata indicazione della data di ripartenza per le feste, nonostante le sollecitazioni giunte da numerosi presidenti di Regione’. A tal proposito mi sono impegnata con i rappresentanti della loro categoria per sollecitare un confronto con il ministro della Salute Roberto Speranza e il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti su questo tema”. Lo dichiara la deputata dem Francesca Bonomo.
“Il settore matrimoni - prosegue la deputata Pd - il cui giro d’affari annuale pre-pandemia ammontava a circa 65 miliardi di euro, per la sua specificità, ha bisogno di un’ampia programmazione e, se si vuole avere una possibilità di far ripartire il settore, in sicurezza, entro metà giugno deve ricevere risposte adesso. Per accelerare la riapertura, si potrebbe, ad esempio, integrare il protocollo esistente prevedendo l’obbligo di fare un tampone prima del matrimonio e poi fissare un limite massimo di ospiti, sempre tamponati e con tavoli distanziati, in base alla capienza della sala dove si svolgerà il ricevimento e utilizzare la musica, ma dare la possibilità di ballare, con mascherina, solo negli spazi all’aperto”.
“Le idee per un confronto costruttivo non mancano. Sono sicura - ha concluso Bonomo - che il ministro Speranza e il ministro Giorgetti accoglieranno la richiesta di produrre un protocollo aggiornato, che, ad esempio, possa anche prendere spunto dal protocollo per le crociere e che sia in grado di salvaguardare il diritto di unirsi in matrimonio e al contempo di salvare un settore importante e fiore all’occhiello della nostra economia, prima che sia distrutto del tutto”.