“Questa concezione neodorotea 4.0, che si concentra solo sulla gestione dei poteri e dei suoi meccanismi, anziché sull’articolazione di un pensiero forte dal quale discendono progetti strategici, è preoccupante. Solo chi non conosce la Storia è destinato a ripeterla, e quindi occorrerebbe riaprire i libri per sapere che quando la Politica cessa di essere una battaglia di idee per ridursi a scontro per la gestione del potere, tutto crolla su se stesso. E’ un rischio che non possiamo e non dobbiamo correre, anche perché le responsabilità che abbiamo di fronte con Next Generation UE sono tali che un fallimento sarebbe esiziale”.
Lo ha dichiarato oggi Enrico Borghi, della presidenza Pd a Montecitorio, intervenendo in webinar al ‘Forum degli Appennini’ organizzato da Legambiente insieme con FederParchi, Symbola e Uncem per i 25 anni del progetto ‘APE-Appennino Parco d’Europa’.
“APE - ha continuato Borghi - è un grande esempio di quel modello keynesiano e sussidiario che dobbiamo attuare per togliere l’Italia dalle secche, stando distanti da logiche paternalistiche o da ottimati di chi pretende di sapere tutto facendolo discendere dall’alto verso il basso così come dalla logica della frammentazione delle risorse in tanti spicchi di una torta. Servono progetti strategici forti, idee innovative, protagonismo di territori e società civile per dare concretezza ai pilastri del greening, dell’innovazione della sostenibilità sociale che stanno alla base del lavoro che abbiamo di fronte”.