“La sentenza di assoluzione con formula piena dell’ex sindaco di Ischia Ferrandino pronunciata dal Tribunale di Napoli nell’inchiesta CPL-Concordia fa enorme piacere”. Lo afferma Franco Vazio, vice-presidente della Commissione Giustizia della Camera.
“Un inchiesta di Henry John Woodcock – continua - che con il supporto del Noe e del solito maggiore Scafarto, aveva portato in carcere a Poggioreale e poi agli arresti domiciliari per mesi il povero sindaco con le accuse pesantissime di corruzione e indebita induzione. Un’altra ‘vicenda enorme’. Certo, siamo molto felici per il Sindaco Ferrandino, ma questo può bastare a chiudere questa triste vicenda? Esiste un risarcimento a una carcerazione preventiva ingiusta, a un’inchiesta infondata a cui giornali e talk show hanno dato risalto? Il sindaco oggi parla di ‘tante forzature e tante cose false, di indagini - fatte - in modo particolare e di accuse completamente inventate’; come è possibile che siano stati commessi errori così plateali che solo la Sentenza del Tribunale di Napoli ha potuto disintegrare? Questa ennesima assoluzione intervenuta dopo una ‘condanna a morte mediatica’ impone una riflessione; soprattutto a chi pensa che i processi si debbano consumare nelle piazze e considerarsi conclusi dopo il primo atto di indagine”.
“Non si può rinunciare al processo e non si deve ostacolare in alcun modo il lavoro della magistratura, ma dobbiamo interrogarci circa il prezzo sociale pagato da coloro che, innocenti, ne subiscono gli effetti e soprattutto dobbiamo capire le cause e le ragioni di ripetuti ‘clamorosi’ e per certi versi ‘singolari’ errori commessi nella conduzione delle indagini “, conclude.