Fenomeno da 350 miliardi, servono misure straordinarie
“Stando agli ultimi dati di settore, lo stock complessivo dei crediti deteriorati, ovvero tutte quelle posizioni di credito per le quali vi sia problematicità nella loro restituzione da parte del debitore, in Italia ha raggiunto e superato, nel 2022, i 350 miliardi di euro, di cui 90 rimasti nei bilanci bancari e 260 ceduti alle società di cartolarizzazione. È necessario, pertanto, attivare misure straordinarie adeguate a realizzare un’efficace riduzione di tali partite anomale sia per la stabilità del sistema creditizio italiano, che per il rilancio del sistema economico e produttivo nazionale, e soprattutto per la sopravvivenza di moltissime famiglie e piccole aziende”.
Lo dichiarano i capigruppo democratici della commissione Finanze, Virginio Merola, della commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, che ha presentato una proposta di legge per intervenire sulla materia (Pdl 1246), e della commissione Bilancio, Ubaldo Pagano, annunciando la deposizione della richiesta di indagine conoscitiva sugli Npl.
“Alcuni degli aspetti principali dell’indagine - spiegano - che può essere anche breve (6 i soggetti da audire proposti) in modo da produrre rapidamente un quadro conoscitivo puntuale per orientare le scelte del legislatore, saranno i seguenti: individuazione degli operatori di questo comparto e stima delle performance; verifica degli andamenti geografici della diffusione degli Npl; acquisizione di un quadro informativo da parte del ministero dell'Economia e di Bankitalia. Le stime degli analisti indicano che nel 2023 il tasso di deterioramento del credito alle imprese toccherà il 3,1%, rispetto al 2,2% del 2022. In prospettiva, l'anno prossimo si prevede un ulteriore aumento con un picco del 3,8%, il valore più alto dal 2016. Per tali ragioni - concludono - risulta utile un maggiore approfondimento del Parlamento, attraverso l’avvio di una indagine conoscitiva, sulle reali caratteristiche e modalità di funzionamento del mercato dei crediti non-performing”.