La presidente della commissione Attività Produttive della Camera: "Sbagliato non far passare il provvedimento da Montecitorio"
“Siamo stupiti e delusi dal governo che ha pubblicato il decreto Sostegni ter con la norma che stoppa la cessione del credito. Nei giorni scorsi avevamo lanciato l'allarme sulle conseguenze che questa ostinazione potrebbe portare: in una parola la paralisi del sistema, dato che il testo prevede che il credito di imposta sia cedibile solo una volta e che i contratti che violeranno la nuova norma saranno considerati nulli”.
La presidente della commissione Attività produttive Martina Nardi critica il governo Draghi per la decisione di non modificare la norma sulla cessione del credito. “Mentre durante le votazioni per il Presidente della Repubblica si consuma l'ennesimo scontro interno al centrodestra – prosegue Nardi – c'è un Paese reale che aspetta le azioni del governo per far fronte alla crisi economica prodotta dall'emergenza Covid. Purtroppo stavolta l'esecutivo Draghi si dimostra sordo alle richieste che non sono solo della commissione che presiedo ma di tante famiglie e di tante imprese italiane”.
Nardi si dice anche delusa per il fatto che il decreto non passerà dalla Camera ma andrà al Senato. “Sappiamo per esperienza che, una volta approdato in una camera, un provvedimento non viene lavorato nell'altra. Il Senato si è occupato della legge di bilancio, quindi sarebbe stato giusto che alla Camera spettasse il decreto Sostegni ter. Così non è stato e come diceva un politico assai esperto 'a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca'. Speriamo che i colleghi senatori mettano mano alla norma”.