“La scomparsa di Giulia Maria Crespi, presidente e fondatrice del Fai, rappresenta una perdita grande per tutti coloro che hanno a cuore la relazione degli uomini e delle donne con la terra. Con lei se ne va un punto di vista importante, quello del Fai e di una donna che ha sempre tenuto assieme pensiero teorico e pratica concreta in merito ai cambiamenti climatici e alla qualità del paesaggio e dell'alimentazione. Anche nei mesi scorsi la sua bella riflessione sui rischi che la pandemia stava rappresentando per il nostro agroalimentare ci invitava a una sfida per riformare radicalmente la Pac e a uno scatto per approvare al Senato il testo sull’agricoltura biologica e biodinamica. Siamo debitori ai tanti produttori per le cifre che il bio rappresenta oggi e alla signora Crespi per l’attività e il contributo intellettuale offerto a queste pratiche agricole sempre più in sintonia con le strategie Ue. Oggi non possiamo ancora tergiversare. Lo dobbiamo al nostro Paese, agli obiettivi che ci attendono con le strategie Ue per la biodiversità e il farm to fork. Si approvi prima possibile al Senato il testo per l'agricoltura biologica. Lo si faccia per l’Italia, per la sfida climatica, per la competitività del nostro sistema agroalimentare e lo si faccia anche in omaggio alla signora Giulia Maria Crespi”.
Così la deputata dem, Susanna Cenni, vicepresidente della commissione Agricoltura.