“Il ministro Giuli ha ragione a chiedere maggiori risorse per la cultura, ma le sue dichiarazioni non dovrebbero finire solo sui giornali: prenda coraggio e alzi la voce in Consiglio dei Ministri”. Così la capogruppo democratica in commissione cultura della Camera, Irene Manzi che sottolinea: “I numeri parlano chiaro: con il governo Meloni i fondi per i settori culturali hanno subito tagli profondi in ogni legge di bilancio. E soltanto poche settimane fa – aggiunge Manzi - il CIPESS ha approvato la programmazione strategica destinando appena 195 milioni di euro alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Una cifra drammaticamente inferiore rispetto agli oltre 1,7 miliardi stanziati dai governi precedenti. Sono dati imbarazzanti per un Paese come l’Italia, la cui identità e attrattività internazionale si fondano proprio sulla cultura. Apprezziamo che il ministro Giuli riconosca finalmente i danni provocati dalle scelte del governo Meloni ma ora servono fatti, non interviste. Se davvero crede in ciò che dice, si batta nelle sedi decisionali per invertire la rotta e restituire alla cultura il ruolo centrale che merita nella strategia del Paese” conclude Manzi.