“Il ministro della Cultura è evidentemente confuso. Prima parla di eliminazione di 18App, poi di un uso distorto da parte dei giovani che spendono i soldi del bonus “ per feste a base di alcol o usi simili”, e infine torna sui suoi passi parlando della riattivazione della misura, ma con non ben definiti correttivi”.
- Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico -
“Bonisoli non sa di cosa parla. Il bonus permette di ottenere 500€ da spendere in prodotti culturali decisi dal dibattito parlamentare e – spiega la deputata Dem - inseriti in un apposito decreto della presidenza del consiglio. Quindi non “festini”, ma cinema, concerti, eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza”.
“Le dichiarazioni del ministro rientrano in una strategia complessiva di tutto il governo, volta a inaridire la cultura nel Paese e gettarci in un regime sicuritario. Di fronte al terrore e alla paura, noi abbiamo reagito investendo in sicurezza e in cultura, perché ogni euro speso in cultura corrisponde a un investimento sulla nostra identità e sullo sviluppo dei nostri giovani. Davanti a un governo che vuole i suoi cittadini ignoranti e spaventati – conclude Rotta - forse il ministro ha solo paura, perché il sapere rende liberi”