La legge non introduce nessun bavaglio
"La legge approvata oggi, uno strumento di contrasto al fenomeno sempre più preoccupante di bullismo e cyberbullismo, costituisce un passo in avanti nella regolamentazione della vita sul web”. Lo dichiarano in una nota congiunta Micaela Campana e Paolo Beni, deputati del Partito democratico e relatori del provvedimento.
“I casi raccontati negli ultimi giorni – spiegano - hanno mostrato chiaramente che esiste il problema evidente, di come la Rete venga spesso utilizzata per scopi distorti, a discapito di persone con fragilità come donne, disabili e minori. Non abbiamo, tuttavia, messo bavagli ma introdotto strumenti correttivi a tutela delle vittime. Essi vanno dalla segnalazione dei contenuti ritenuti offensivi fino all'aggiunta di una circostanza aggravante al codice penale per i casi più gravi. La legge declina in maniera puntuale le condotte con cui il bullismo e il cyberbullismo si manifestano, fornendo all'autorità giudiziaria, chiamata a intervenire nei casi più gravi, in un quadro certo di riferimento, strumenti per agire in maniera efficace. Il testo uscito dal Senato rimane invariato nella previsione che è necessaria una forte azione di prevenzione ed educazione alla piazza virtuale. Il percorso della legge alla Camera è stato accompagnato da un confronto serrato con le associazioni che si occupano di tutela dei minori, con la Polizia Postale, con gli operatori internet e i rappresentanti delle maggiori piattaforme dei social network”.
“Appaiono dunque francamente incomprensibili le polemiche sollevate in questi giorni da chi ci accusa di aver stravolto l’ispirazione della legge ravvisando una minaccia alla libertà di espressione nel web o addirittura una volontà di censura. Internet è una straordinaria e positiva risorsa, ma può trasformarsi anche in uno strumento pericoloso se usata fuori da ogni regola", concludono.