“Valutare che la Commissione da Lei presieduta nella massima riservatezza, a tutela dell'ostaggio e nel rispetto dei familiari, possa attivarsi per verificare l'attendibilità di queste fonti e avere notizie sul religioso rapito ben 6 anni fa”. Lo chiede il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi in una lettera inviata al presidente del Copasir, Lorenzo Guerini, e pubblicata da “Huffington post”.
“Sulla base di quanto è stato riferito da presunte fonti curde – spiega Anzaldi – alla testata giornalistica Times Padre Paolo Dall'Oglio, il sacerdote gesuita rapito in Siria nel 2013, sarebbe ancora vivo e oggetto di una trattativa dello Stato islamico per sfuggire all'annientamento in una delle ultime sacche di territorio sotto il suo controllo. Oggetto dei presunti negoziati, secondo il quotidiano, sarebbero oltre a Padre Dall'Oglio, il giornalista britannico John Cantlie e un'infermiera della Croce Rossa dalla Nuova Zelanda. L'Isis, secondo le fonti citate dal quotidiano, starebbe cercando un accordo con le forze curdo-arabe sostenute dagli Stati Uniti che li circondano, chiedendo un passaggio sicuro in cambio della liberazione degli ostaggi. Sempre in base alle notizie riportate, appena due giorni fa il sottosegretario britannico all'Interno, Ben Wallace, in un briefing alla stampa, ha dichiarato che il giornalista Cantlie, catturato dallo Stato Islamico oltre sei anni fa, sarebbe ancora vivo”.
“È evidente che si tratta di elementi tutti da accertare ma sui quali è doveroso un approfondimento, tuttavia non si può non tenere nella dovuta considerazione che si tratta di informazioni di una certa rilevanza e che accendono una speranza sulla possibilità che Padre Dall'Oglio sia ancora vivo”, conclude.