“Sui dazi il governo italiano si è dimostrato finora una armata brancaleone. Prima equidistanza come chiedeva la premier Meloni, poi i dazi come un’opportunità del prode Salvini, poi siamo passati ad una moderata preoccupazione di fronte al fatto avvenuto, con uno stallo inspiegabile mentre altri Paesi europei hanno gia scelto di adottare misure per proteggere imprese e lavoratori colpiti. E oggi la Lega con Salvini che addirittura addossa le responsabilità all'Europa rea di aver colpito il settore produttivo italiano ed europeo, mentre Trump di contro fa bene a difendere le sue imprese. Infine la clamorosa proposta: si tratti con Trump in via bilaterale. Una posizione in linea con le più becere logiche sovraniste in totale dispregio delle richieste di Confindustria e delle organizzazioni professionali agricole che sottolineano la necessità di rafforzare l'unità europea e di avviare, a testa alta, una serrata trattiva con gli Stati Uniti. Salvini, con la maglietta di Trump e di Putin, si presenti domenica davanti ai cancelli del Vinitaly e ripeta ai nostri produttori questa boutade propagandistica. Difficile pensare che venga portato in trionfo”.
Così il segretario di Presidenza della Camera e capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari.