"Ho chiesto a nome del gruppo del Partito Democratico in commissione Attività produttive il rinvio dell’esame del parere sul ddl Bonafede, perché è noto che il provvedimento, bloccato da giorni nelle commissioni competenti, avrà altro titolo e altro contenuto, allargandosi alla riforma della prescrizione. Ciò inciderà direttamente sulla sorte di molte aziende e molti imprenditori anche perché processi che dureranno in eterno potrebbero congelare licenze, autorizzazioni, pretese risarcitorie civili e molto altro che riguarda la quotidianità della nostra economia reale. Queste preoccupazioni sono state ribadite con forza da diversi soggetti auditi nelle commissioni referenti.
È inaccettabile che il mancato accordo tra Lega e 5 stelle sulla prescrizione venga gestito con cavilli procedurali. Il governo abbia il coraggio di fermarsi e confrontarsi con le opposizioni su un testo definitivo. Pretendere un voto su un provvedimento che la maggioranza stessa ritiene incompleto e superato significa archiviare di fatto la discussione in commissione e impedirci di rappresentare problematiche serie e concrete che riguardano le imprese.
Alla nostra richiesta si sono accodate tutte le opposizioni e di fronte al rifiuto senza alcuna spiegazione procedurale e motivazione politica da parte del presidente siamo stati costretti ad abbandonare l'aula della commissione, senza partecipare al voto”.
Lo dichiara la capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera, Sara Moretto, intervenuta in commissione per chiedere di rinviare il voto del parere sul ddl Bonafede.