“Con il nostro voto agli emendamenti al DDL concorrenza abbiamo voluto ribadire il principio del mantenimento delle farmacie all’interno del Servizio Sanitario Nazionale e la programmazione delle loro sedi da parte dei Comuni. Rifiutiamo la logica di costruire un mercato parallelo fatto di meri negozi. Le critiche sono dunque infondate anche perché non è il decreto concorrenza il luogo e la sede per modificare in profondità il regime delle farmacie, questione che deve invece essere governata dal ministero dalle Salute e dalla Conferenza Stato-Regioni”.
Così la capogruppo del Pd in commissione Affari sociali della Camera, Donata Lenzi.