“La riforma fiscale dopo 50 anni di attesa era ed è una riforma necessaria, richiesta dal paese, dalle imprese, dalle famiglie.
Una riforma che per noi viene prima di qualsiasi forma di propaganda, di una mistificante ricerca del consenso, specie se spinta sull’acceleratore da aumenti di tassazione immaginari.
Noi del Partito democratico abbiamo lavorato duramente, anche attraverso l’approvazione dei nostri emendamenti, e siamo soddisfatti di aver raggiunto dei risultati importanti fra cui nuovi tagli delle aliquote fiscali ai redditi medio-bassi e abbiamo puntato a detrazioni e deduzioni fiscali ai più bisognosi e soprattutto alle donne, con un ritardo sull’occupazione femminile che deve essere al più presto colmato.
Non possiamo dimenticare famiglie ed imprese che non riescono a pagare le bollette, e lo Stato deve dare una risposta forte a chi evade le tasse per miliardi di euro.
Noi democratici non vogliamo nemmeno lontanamente essere complici verso qualsiasi forma di permessivismo sociale verso gli evasori, che spesso si manifesta e alimenta sul ricatto economico verso le persone meno abbienti, dietro la tante volte ascoltata richiesta - dopo una prestazione - di quel “150 euro con fattura oppure 100 senza fattura”, la cui risposta resta strozzata dal bisogno e dalla difficoltà.
Per questo e tanto altro abbiamo chiesto di accelerare con le nuove tecnologie, interscambio delle banche dati, intelligenza artificiale, fatturazione elettronica per tutti, moneta elettronica.
È tempo di scegliere: tecnologia, innovazione, federalismo fiscale e impatto ambientale, e taglio delle tasse per i più bisognosi. Basta la primazia dei furbi!”. Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Gian Mario Fragomeli, dichiarando il voto favorevole del Partito Democratico alla delega fiscale.