“Con l'approvazione del Ddl Lorenzin abbiamo raggiunto un traguardo fondamentale per il progetto di riforma del nostro sistema sanitario voluto dalla maggioranza e da questo Governo che coinvolgerà oltre un milione di professionisti.” Lo afferma il responsabile sanità del Pd Federico Gelli in merito al Decreto Lorenzin oggi in Aula della Camera.
“Grazie a questo provvedimento abbiamo inserito regole nuove e moderne in grado di semplificare il sistema sulla sperimentazione clinica dei medicinali, accelerando i tempi nelle procedure di autorizzazione, prevedendo la realizzazione di una banca dati aperta e consultabile sia per ricercatori che per gli utenti. Abbiamo previsto un maggiore coinvolgimento delle associazione dei pazienti e un riordino e riduzione del numero dei comitati etici che passeranno dagli oltre 100 a 40. Questa norma riallinea il nostro Paese al resto d'Europa, tornando competitivi in un mercato che ci vede leader mondiali per export e produzioni di farmaci secondi solo alla Germania.” “Vengono introdotte inoltre nuove regole per le professioni sanitarie, sia attraverso una valutazione tecnica per regolarne l'accesso, sia attraverso l'introduzione di nuovi criteri oggettivi con una risposta in tempi certi da parte del Ministero alle domande che potranno essere fatte anche dalle organizzazioni di rappresentanza. Finalmente si introducono norme, più stringenti e incisive, contro l'esercizio abusivo delle professioni e abbiamo previsto l'aggravante per chi compie reati nei confronti di pazienti ricoverati in strutture sociosanitarie.” “Per la prima volta definiamo nuove regole nel sistema degli ordini professionali. Un intervento necessario che va aldilà delle futili accuse del M5s, su organismi che, vogliamo ricordarlo, non hanno mai percepito alcun finanziamento pubblico. Grazie a questo provvedimento sarà maggiormente garantita la terzietà e la trasparenza nelle procedure elettorali per il rinnovo degli organi con possibilità di voto telematico per incentivare la partecipazione, con un limite di 2 mandati per il presidente dell'Ordine. Viene introdotto un quorum di validità per le assemblee per favorire una più ampia partecipazione e un ricambio generazionale. Viene inserito l'obbligo di avvalersi di un revisore dei conti esterno iscritto all'albo dei revisori legali. Finalmente – conclude Gelli - dopo un'attesa durata oltre 70 anni, i collegi degli infermieri vengono trasformati in Ordine coinvolgendo oltre 430 mila professionisti in tutta Italia accreditando una professione chiave per l'intero sistema sanitario.”