Da Fnomceo accuse generiche, dopo ore di serrato confronto
“Dispiace, dopo ore di serrato confronto con la Fnomceo, che le posizioni rimangano cosi distanti, dispiace che le accuse contenute nel loro comunicato siano generiche, in una fase nella quale puntuali rilievi, come formulati da altri ordini, aiuterebbero il confronto. Abbiamo apprezzato il lavoro del Ministro e dei senatori in merito a scelte rilevanti, ad esempio la trasformazione dei collegi in ordine, riforma attesa da anni. E ricordo brevemente che il lavoro della XII commissione della Camera sull’articolo 4 è stato orientato a questi principi : favorire la partecipazione al voto (ora intorno al 10-15%) anche con il possibile ( e non obbligatorio) l ricorso al voto su più sedi o elettronico , favorire la partecipazione delle donne e delle generazioni di professionisti più giovani alla vita degli ordini, limitare il numero dei mandati per favorire il ricambio, prevedere la terzietà dei membri del seggio elettorale, introdurre i revisori esterni come, per altro, abbiamo fatto in tutte le riforme di altri settori approvate in questa legislatura, favorire gli accorpamenti di ordini piccoli con il loro accordo, favorire, e non imporre, il mettersi insieme tra più ordini per offrire servizi a un costo più contenuto , prevedere la possibilità di adottare quote di contribuzione più basse per chi è non occupato. Ribadisco la piena disponibilità al confronto perché tutto è correggibile, disponibilità che mi auguro ci sia tra tutte le parti”.
Così Donata Lenzi, capogruppo Pd nella commissione Affari sociali di Montecitorio, intervenendo nel dibattito sul DdL Lorenzin sugli ordini professionali.