• 26/02/2025

“La destra evoca un clima idilliaco nei posti di lavoro, ma nella realtà, con i provvedimenti approvati in questi due anni, contribuisce a peggiorare le condizioni dei lavoratori aumentando a dismisura le possibilità di assumere con contratti precari, a tempo determinato e in somministrazione e con continui attacchi al principio fondamentale della rappresentanza. Siamo convinti che le regole della rappresentanza vadano messe in chiaro, nero su bianco, ma devono partire da ciò che le parti sociali da tempo stanno proponendo. Purtroppo la visione della destra ha seminato i suoi veleni anche su questo disegno di legge che era nato con altre intenzioni. Possiamo quindi dire che ‘c’era una volta’ un disegno di legge della Cisl finalizzato a disciplinare varie forme di partecipazione dei lavoratori alla governance delle imprese. Forme accumunate da un principio base: una partecipazione attivata dalla contrattazione collettiva nazionale o di secondo livello. Questo approccio non piaceva a Confindustria che sosteneva che la partecipazione dovesse essere solo una libera scelta delle imprese. E questo è quello che è diventato questo disegno di legge. Della proposta della Cisl non resta che il titolo. Noi ci asteniamo, nel rispetto di questo grande sindacato. Ma è una sfiducia critica finalizzata a favorire un processo costruttivo per modificare in tutte le sedi opportune i tanti aspetti negativi di questo testo”.

Così la deputata democratica, Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd, intervenendo nell’Aula per annunciare il voto di astensione del Gruppo al Ddl Partecipazione dei lavoratori.