Il responsabile Giustizia del Pd: “con nuove norme pene minime più alte così chi delinque va in carcere”
“La riforma del processo penale prevede vari aspetti significativi ma tengo a sottolinearne uno in particolare: le nuove norme garantiscono la certezza della pena per chi commette furti, rapine o estorsioni, cioè reati odiosi che mettono a rischio la sicurezza e la libertà dei cittadini, soprattutto quelli nelle abitazioni e nella attività commerciali. E’ perciò una riforma che interviene nelle vite di ciascuno di noi, senza demagogia ma con i fatti, portando più rigore e serietà nelle sanzioni”. Lo dice il responsabile Giustizia del Pd, David Ermini, il quale spiega che “le pene per quei reati (artt. 624, 628 e 629) sono tutte aumentate per garantire che vada in carcere chi li commette. Perché il punto debole dell’attuale legislazione era proprio la possibilità di evitare la reclusione grazie ad un sistema di pene che permetteva ai condannati di usufruire di misure alternative. Noi abbiamo voluto riequilibrare il sistema a favore della certezza della pena. Un sistema più giusto dalla parte dei cittadini”.
Ecco come cambiano le norme:
articolo 624-bis (furto) da 1-6 anni la pena passa a 3- 6 anni (Furto aggravato da 3-10 /4-10)
articolo 628 (rapina) da 3-0 la pena passa a 10 a 4-10
articolo 629 (estorsione) da 6-20 anni la pena passa a 7-20 anni